< Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
570 diario roncalli

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:596|3|0]]tradotti alle carceri politiche di Roma 115 prigionieri italiani, massacrati per la strada dagli zuavi; che egli si era già messo in rapporto cogli insurrezionali e col comando delle squadracele, le quali eran state provvedute di armi, e denaro.

Quindi gli dava notizie dello spirito pubblico, e dei movimenti che s’intendeva di fare.

Il Marangoni, preso da rabbia, si morse le mani.

Il Mayer tentò di saltare dalla finestra.

Si rinvenne presso i medesimi una cambiale pagabile sopra Pietro Gritter, il quale, cercato per arrestarlo, non fu trovato.

Sembra che nella lettera si parlasse di depositi di armi in campagna, e si stanno cercando.

Una banda di 30 Garibaldini, nella scorsa settimana, entrata a Subiaco, prese in ostaggio il vescovo e il medico.

Quindi, sopraffatta dalle forze pontificie, si ritirò rilasciandoli.

Nella notte degli 11 corrente, furono condotti a Castel Sant’Angelo i 115 Garibaldini fatti prigionieri a Bagnorea.

Si chiusero tutte le porte della città, ad un’ora di notte, furono accompagnati da uno squadrone di cavalleria, e numerose pattuglie ne percorsero tutto lo stradale poiché teme vasi qualche movimento insurrezionale.

Nello stesso giorno il pro-ministro delle armi passò a rassegna il presidio nella piazza di S. Pietro.

Si assicura, generalmente, che monsignor Franchi è stato inviato a Napoleone III.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.