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34 Lettera Quinta

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Dieci lettere di Publio Virgilio Marone.djvu{{padleft:41|3|0]]Petrarca, e all’utile de’ leggitori e al lor diletto fa danno. Gran gioja comparve sul volto degl’italiani, che ritrovammo, di là partendo, ansiosi della nostra giudicatura, i quali conobbero non per alcuna passione, od invidia dar noi sentenza, ma il vero valore ed il merito de’ poeti non men che il vantaggio, e la gloria della nostra patria promuovere veracemente.

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