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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Dopo il divorzio.djvu{{padleft:197|3|0]] stre e gli ubbriachi della via. Ma improvvisamente si fece silenzio. S’udiva una cantilena grave e melanconica avvicinarsi: ed ecco una doppia fila di fantasmi candidi apparve in fondo alla strada, e sull’aria azzurra brillò una croce argentea.
Gli uomini della strada si attaccarono in fila al muro, i visi delle finestre si abbassarono; tutti gli astanti si tolsero la berretta.
Uno dei confratelli vestiti di bianco — per lo più erano ragazzi, ai quali, finita la processione, si davano tre soldi e una fetta d’anguria, — picchiò alla porta della casa nuova e passò oltre. Gli altri, che venivano dietro, lo imitarono.
— Che voi siate maledetti, — disse Giacobbe, sporgendosi dalla finestra, — maleducati! E vanno alla processione! — Voleva sputare su loro, ma Brontu gli disse che non conveniva.
Ed ecco lo stendardo di broccato verdolino con cento nastri variopinti e il bastone dorato: ed ecco la Madonnina Assunta nel suo letto portatile, con gli occhi chiusi, con la veste coperta di collane e d’anelli che parevano collane ed anelli dell’età del bronzo, vigilata dai piccoli angeli verdi.
Ai quattro lati camminavano, oltre i portatori, quattro uomini in tunica bianca, con quattro bambini vestiti da angioletti, quattro graziose creature, due bionde e due brune, che chiacchieravano fra loro, gridando per intendersi. Uno, solleticato sotto il ginocchio dall’uomo che lo portava, rideva contorcendosi, con un’ala penzoloni.
Giacobbe, Brontu, i compagni, piegarono le gi-