< Pagina:Edipo Coloneo.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO IV. SCENA III. | 115 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Edipo Coloneo.djvu{{padleft:115|3|0]]
Epodon.
Ecco il misero stato
Di questo, al par di me, vecchio infelice:
Qual lido boreal da voratrice
Onda ognor flagellato
Geme Edipo da ria
Di sventure percosso atra procella,
Sia che dal mar la bella
Chioma il sol tragga, o ve l’asconda, sia
Ch’empia di lampi a mezzo corso il cielo,
O che fuor di sue grotte
Spieghi la notte il tenebroso velo.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.