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128 | EDIPO COLONEO |
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antigone.
E tu se’ fermo
Nel tuo proposto?
polinice.
Il son; nè tu potrai
Far ch’io mi cangi. E, sia pure l’impresa
Di tanta guerra, pe’ tremendi augùri
Del Padre e delle furie, a me funesta,
Non io mi rimarrò per tanto. A voi
Pace il Nume conceda, se pietade
Avrete di me estinto; poichè vivo
Più sperarla non posso. Or mi lasciate,
E il ciel vi mostri ognor felici. Vivo
Me più non rivedrete.
antigone.
Ahi sventurata!
polinice.
Non pianger no.
antigone.
E chi non piangerebbe
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