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ATTO II. SCENA II. 59

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Forse, o per me?
edipo.
 Faranno i figli miei
Le prove estreme onde tornarmi a Tebe.
teseo.
Ove pur essi il voglian, non è bello
Dalla patria fuggir.
edipo.
 Quando restarmi
In Tebe io volli, mel vietar gli ingrati.
teseo.
Folle! Fra le sciagure è van lo sdego.
edipo.
Mia ragion tutta intendi, e poi mi danna.
teseo.
Dunque favella: chè d’ignote cose
Mal sempre si ragiona.
edipo.
 Immensi affanni
Io soffersi, o Tesèo.

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