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ATTO III. SCENA III. 87

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coro.
 Ed io,
Se lo farai, non chiamerò più Atene
Invincibil cittade.
creonte.
 Sempre il giusto,
Ancor che debil, vince il forte.
edipo.
 Udiste?
coro.
Nulla, credi, otterrà.
creonte.
 Soltanto Giove
Lo sa non tu.
coro.
 Quale insulto?
creonte.
 Sia pure
Insulto il mio; ma sopportarlo è forza.
coro.
Popolo, e primi voi dell’ateniese

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