< Pagina:Edipo Coloneo.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
96 | EDIPO COLONEO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Edipo Coloneo.djvu{{padleft:96|3|0]]
E prigioniero strascinarmi dietro
Alle rapite figlie? Io dunque a queste
Gran Dive porgo voti, e umilemente
Di soccorso le prego e le scongiuro,
Onde tu impari da qual giusto e forte
Popolo questa terra è custodita.
coro.
Buono o Rege è costui, ed infinite
Le sue miserie e degne di vendetta.
teseo.
Non più parole. I rapitor sen vanno
E offesi noi quì stiamo?
creonte.
E che pretendi
Da imbelle vecchio?
teseo.
Che la via mi segni;
E, dovunque celate abbi le care
Fanciulle, lo dichiari; chè se poi
Le si portan fuggendo i tuoi seguaci,
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.