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della pazzia 135

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Elogio della pazzia.djvu{{padleft:148|3|0]]stessi immediatamente dopo gli Dei, ed allorchè per una specie di religiosa venerazione sentonsi chiamare nostri maestri, si figurano di vedere in questo titolo qualche cosa di quel nome ineffabile composto di quattro lettere, e cotanto adorato da’ Giudei.

Per cotale presupposto vogliono che si scriva maestro nostro in lettere maiuscole; e questo titolo è poi tanto misterioso che se in latino si rovesciasse l’ordine delle due parole, e si mettesse il Nostro avanti al Maestro, tutto sarebbe perduto, o per lo meno soffrirebbe un grande smacco la maestà del nome teologico.

Dopo costoro viene immediatamente la specie migliore del genere animale; ossia coloro che chiamansi volgarmente monaci o religiosi. Egli è però un abusare grossolanamente de’ termini, chiamandoli al giorno d’oggi con tali nomi. Imperocchè, comunemente parlando, non vi sono persone più irreligiose di queste, e siccome il nome monaco significa solitario, parmi che non possa più ironicamente applicarsi a persone, le quali s’incontrano dappertutto, e s’urtano ad ogni passo. Che cosa av-

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