< Pagina:Elogio della pazzia.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
156 elogio

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Elogio della pazzia.djvu{{padleft:169|3|0]]dinota una profonda cognizione del vecchio e del nuovo Testamento; che le mani coperte dai guanti esprimono un cuore purgato da ogni mondano contagio dall’amministrazione de’ sacramenti; che la croce delle scarpe lo avverte di vigilare continuamente il gregge a lui affidato; che la prelatizia croce pendentegli sul petto è il segno d’una compiuta vittoria su tutte le umane passioni: se il nostro prelato, io dico, riflettesse a tutte queste belle cose, ed a molte altre ch’io sopprimo, non è egli vero che diverrebbe magro, pensieroso, macilente, ipocondriaco? Farebbe veramente pietà! Ma no, non dubitate; io ho rimediato a tutto. Ho consigliato a questi sedicenti successori degli Apostoli di battere una strada diametralmente opposta alla loro, ed al-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.