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EMIGRANTI.


Sul gelido registro del Notturno
Asilo, trema la tua mano grossa,
tracciando il nome: — Paolo Gibilrossa,
4muratore, lombardo. — E taciturno


mi guardi, con quegli occhi così amari
nella faccia di bronzo; e attendi. — Anch’io
scrivo, se vuoi, sotto il tuo nome il mio:
8— Ada Negri, poeta. — Ecco. Siam pari.

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