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Emigranti | 125 |
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Pòsati, adesso!... Getta il sacco a terra.
C’è un po’ d’Italia, qui. Spezza il mio pane.
Io parlerò con te delle lontane
28messi che splendon sulla nostra Terra.
Esule al par di te, che di calcina
t’imbratti a cementar le case altrui,
e pietra a pietra ammucchi in squadra, sui
32palchi eretto ove morte è più vicina;
strofa su strofa io costruisco i palchi
eretti contro il ciel, del mio pensiero:
tutte le imbevo del mio sangue nero
36perchè ben l’una contro l’altra calchi.
E nulla vale a me, nulla a te vale
il paziente sforzo dïuturno:
oggi, stranieri, in questo Asil Notturno:
40doman, forse, stranieri, all’ospedale.
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