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Emigranti 127

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Tutti di qualche patria esuli figli
sono, e in cuore ne portan crocifisso
il rimpianto; e di notte, a buio fisso,
60i lor fardelli sono i lor giacigli.


E tutti vanno e vanno; e dopo giorno
è sera, e dopo notte è l’alba, e lunge
la casa è sempre più: sol la raggiunge
64il cuor, che sa la strada del ritorno.


Strada del sogno, strada, ah, così corta
che in un attimo è vinta; ed ecco, il tetto
dei padri spunta, e in esso il benedetto
68capo dell’ava che non è ancor morta!...


Tu, che firmasti Paolo Gibilrossa
da Lombardia, — fratello in Cristo: — noi
il nostro pane romperem, se vuoi,
72con questa gente squallida e commossa.

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