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L’OMICIDA.


Orme di sangue scorgo sulla ghiaia.
Seguo, in silenzio, la sinistra pèsta.
L’aria è pesante. Il ciel cova tempesta,
4basso così che tocca la petraia.


Sotto l’immota ansia del ciel, le chiazze
conto, ancor calde, ancor dolenti, e spio.
Nessuno. — È tutto morto, forse. — Ed io
8unica resto sulle spente razze.

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