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IL VIOLINISTA.
Monos e Una.
Ti strappasti tu l’anima, per farne
corda che vibri al tocco dell’archetto?...
Da qual paese ignoto e maledetto
4fin qui portasti le tue gambe scarne?...
Curvo, e quasi incorporëo nel tinto
frac slabbrato alle falde, coi capegli
lungo-spioventi intorno al bianco degli
8zigomi aguzzi, hai l’umiltà d’un vinto.
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