< Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Esilio - Ada Negri, 1914.djvu{{padleft:159|3|0]]

LA PORTA SOCCHIUSA.


Poi che socchiusa ritrovai la porta,
— affaticata per la lunga via —
entro. — Accogliete, o buona gente pia,
4colei che in volto è bianca come morta.


Ecco il capoccia dall’imperatoria
testa, asciutto qual zolla che dissecchi
al sole. Ecco la madre dai cernecchi
8grigi, in umile aspetto umile storia.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.