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150 compagni di strada

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Ecco i robusti giovani e le nuore,
e grappoli di bimbi fior-di-pesco.
Fra i rudi attrezzi del mestiere, il desco
12è pronto, con la fede e con l’amore.


Prima ch’io sieda accanto al patriarca
niveo-barbuto, — ed a’ miei piedi il cane
guarderà calmo, con pupille umane —
16benedirò la vostra mensa parca.


Uscirà tutta, — vinta dall’incanto, —
l’anima vostra dal viluppo oscuro,
tacita accompagnando il segno puro
20nell’aria, e il filo tremulo del canto.


Tutta la stanza splenderà nei volti
estatici, nei vetri, nei metalli,
nei fasci d’armi avvezze, per le valli
24fertili, a smover terra, a falciar côlti,

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