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164 compagni di strada

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Che altro io potrei darti, o Patria grande?...
vuota è la casa, spento il focolare:
la cenere io raccolsi sull’alare
44e con essa formai le mie ghirlande.


Irrigidìi per te la fronte stanca
nella bellezza dell’orgoglio sacro.
Madre d’eroe non piange. — A volte il macro
48volto, per aria che al respir le manca,


tende, ed il labbro; e il sangue a goccia a goccia
sgorga dalla ferita che s’incava
nelle profonde viscere, e ne scava
52la vita, come fa stilla da roccia;


ma singhiozzar con disperata voce
sul figlio morto, non sarà chi l’oda:
sta, di fronte alla gloria, che l’inchioda
56al suo materno amor come a una croce.

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