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180 compagni di strada

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Ma esser quella d’allora, con quel volto
e quell’anima, scarna adolescente
livida di superbia, impazïente
12di vivere, con sensi aspri in ascolto:


e tutto innanzi a me: lo spumeggiante
fiume e la vita!... — Ma su via trascorsa
non si ritorna. Il tempo spinge, in corsa:
16altri fiumi, altri ponti, altri miraggi.


E vado e vado. Finchè, un giorno. — Addio —
dirà l’anima al corpo. E sarà il fiume
natal, che, in sogno, sotto il ponte, a lume
20d’astri, mi condurrà verso l’oblio.

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