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I giacigli 193

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Ma, anche, io vidi il volto di chi dorme
dopo l’amplesso, cuore contro cuore.
Stanco, livido, assente, nel flosciore
24delle labbra, allentate in smorfia informe.


Spento il baglior dell’attimo che illude
l’anima di sfuggire al suo sgomento
d’esser sola, tornar, cieco, il tormento
28io vidi, a gogna delle membra ignude.


Ed era chiuso senza perdonanza
l’un volto all’altro: e torbido, ed avverso:
l’uomo non ha che sè nell’universo,
32sol per pietà gli mente la speranza.

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