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I sopravvissuti 231

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E ancor le piante misero le fronde.
E qualche uccello ancor vi pose il nido.
Tutto tornò com’era, a monte e a lido,
28al bosco e al prato, in cielo e sovra l’onde.


Sol fu distrutto quel che l’uom creò,
la casa, il libro, il quadro, il circo, il tempio,
la macchina: e distrutto egli, con l’empio
32suo cuore. — Ma un manipolo restò. —


Restò, padrone, in faccia al cataclisma.
Restò, più forte della cieca morte.
— Compagni!... Nostre ormai sono le porte
36del tempo!... Assunti dal vermiglio crisma


al gran destino, di gladïatoria
possanza i maschi, di superba grazia
le donne, — avanti!... — Il nuovo impero spazia
40da nord a sud. Al nuovo impero, gloria!... —

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