< Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
232 compagni di strada

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Esilio - Ada Negri, 1914.djvu{{padleft:242|3|0]]


II.

Ultimi d’una stirpe di titani,
progenitori di più eccelsi eroi,
or che faremo?... Quale, ora, da noi
44prova attende, alba vergine, il domani?...


Sparvero i lari, i codici, i messali,
i crocifissi dalle tese braccia
consolatrici: inabissò ogni traccia
48di civiltà negl’inferi letali.


O mio compagno atletico, rammenti
tu il tuo nome?... e tu, fiore di dolcezza,
femmina bella come la bellezza,
52che smarrita mi guardi e non mi senti?...

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.