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TRASMIGRAZIONE.


Penso a quel che v’ha in me, ch’io in te trasfusi
senza volerlo, o figlia, nell’oscuro
travaglio della specie, ove il futuro
4s’incarna e pur s’ignora, ove son chiusi


i germi che la vita romperà:
al segreto del sangue, all’energie
latenti, alle ancor buie occulte vie,
8alle tremende possibilità.

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