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LA SERA STRANIERA.


Sboccian le stelle elettriche e le stelle
del cielo, argentee, sulle vie che ignori
e non ti sanno. In cerchi di splendori
4t’immergi, e mai ti fûr l’ore sì belle.


Nome scordasti, e culla, e la menzogna
lunga e lo strazio dell’inutil pianto:
qui, se tu parli nel natio tuo canto,
8niimo t’intende. — Passa: taci: sogna.

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