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lana. La conseguenza di tutto ciò è, che le macinatrici di tutti i traduttori si cangiano in filatrici. Ora questa conseguenza va a cadere a piombo sul nostro frammento, giacchè le parole ne sono tali quali le testè citate dell’Odissea. Non è questo il luogo di decidere se lo scoliasta abbia torto o ragione. Contentiamolo per ora, traducendo pure secondo la sua interpretazione, che è accettata pure dal Göttling:

Filan col fuso al fianco i bianchi velli.

6 È il mito delle pietre, che Deucalione lancia dietro le sue spalle, e convertonsi in uomini.

7 Tiia figlia di Deucalione, da non confondersi con Tiia figlia di Cefiso e madre di Delfo. Vedi Erodoto, VII, 178.

8 Le figlie di Preto.

9 Si parla ancora della prole di Preto.

10 Vedi Apollonio Rodio, Argon. I, dal 156 al 160 del testo greco.

11 Vedi Il., XI, 689 e segg.

12 Ercole secondo la leggenda ne fu l’uccisore.

13 Questo e il precedente frammento sono citati dal grammatico Erodiano, pag. 18-42.

14 Citato dal gramm. Apollonio Discolo, pag. 135.

15 Le nozze di Teti e Peleo.

16 Lo scoliasta dell’Iliade al v. 35 del libro VI, ci

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