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DI FRANCESCO REDI. 105

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu{{padleft:109|3|0]]trario se questi animaletti giungono a posarsi sopra quei cibi, in breve tempo ne segue lo inverminamento; e perchè alla memoria mi tornano alcune cose da me osservate, intendo al presente darvi ragguaglio non già di tutte, perchè troppo lungo sarei e rincrescevole, ma bensì di certe poche intorno a quei vermi che son nati.

Aveva io in un grande alberello di vetro, il quale dopo lasciai colla bocca scoperta, fatto mettere un mezzo marzolino de’ più freschi e de’ migliori che nel fine del mese di giugno si trovino: passati che furono alcuni giorni, vi si videro sopra alcuni vermi che, ben considerati, si conosceva essere di due razze: i maggiori erano per appunto come tutti gli altri vermi che nascono nelle carni, ed i minori erano pure della stessa figura, ma aveano questo di notevole che, più bizzarri e più lesti degli altri, con maggiore agilità su pel vetro camminavano e, accostando il muso alla coda e facendo di sè medesimi un cerchio, spiccavano in qua ed in là vari salti, onde talvolta veniva lor fatto di lanciarsi fuora del vaso nel quale erano nati. Tre o quattro giorni dopo il loro nascimento, questi e quegli si fermarono al solito e si raggrinzarono in uova, solamente diverse nella grandezza, che, da me riscelte e separatamente riposte in vasi differenti, in capo agli otto giorni dalle

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