< Pagina:Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
146 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu{{padleft:147|3|0]]uscire dalla gallozzola, il qual termine mai non falla; egli è ben vero che, secondo le diverse razze delle gallozzole, diverso è parimente il lor termine: imperocchè da alcune razze scappan fuora gli animaletti di primavera, da altre di state, da altre d’autunno e da altre sul principio del verno; ma gli animaluzzi di certune aspettano l’altra futura primavera, quegli di cert’altre la state, ed alcuni amano di stagionarsi per entro la gallozzola lo spazio intero di due anni e oltre.

Egli è superfluo che di ciò io vi favelli ora più lungamente, essendovi questa storia in qualche parte non ignota per quello che ne fu osservato ad Artimino, quando la Corte l’anno passato vi si tratteneva godendo le deliziose cacce di quelle boscaglie; anzi a bella prova mi tacerò, rimettendomi a quello che sarò per dirne quando darò in luce questa particolare e curiosissima Storia de’ vari, e diversi frutti ed animali che dalle querce e da altri alberi son generati; e credo fermamente che presto potrò soddisfare alla curiosità degli investigatori delle cose naturali, essendomi stata favorevole la generosa e real munificenza del Serenissimo Granduca mio Signore, mediante la quale ne ho fatte miniare fino a ora molte e molte figure dal delicato pennello del Sig. Filizio Pizzighi.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.