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12 | ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu{{padleft:16|3|0]]mune est, (dice egli), ut ex semine, ceu ovo, originem ducant: sive semen illud ex aliis eiusdem speciei procedat, sive casu aliunde adveniat. Quod enim in artes aliquando usu venit, id idem quoque in natura contingit: nempe, ut eadem casu sive fortuito eveniant quae alias ab arte efficiuntur: cuius rei (apud Arist.) exemplum est sanitas. Similiterque se habet generatio (quatenus ex semine) quorumlibet animalium; sive semen eorum casu adsit, sive ab agente univoco eiusdemque generis proveniat. Quippe etiam in semine fortuito inest principium generationis motivum, quod ex se et per se ipsum procreet; idemque quod in animalium congenerum semine reperitur; potens scilicet animal efformare. E prima avea detto quegli invisibili semi, quasi atomi per l’aria volanti, esser da’ venti or qua ed or là disseminati e sparsi; ancorchè mai non si dichiari donde e da chi abbiano la loro origine; solamente pare che si raccolga dalle suddette citate parole, che egli creda che quei semi fortuiti volanti per l’aria e traportati da’ venti procedano e nascano da un agente non già univoco, per parlar con le scuole, ma bensì equivoco; ed in miglior maniera forse, e con più soda e stabil chiarezza detto avrebbe la sua opinione, se tra’ tumulti delle guerre civili non gli fossero andate male, con deplorabile pregiudicio di tutta la repubblica filosofica, quelle