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MIO SIGNORE.

E

non ha dubbio alcuno, che nell’intendimento delle cose naturali dati sono dal supremo Architetto i sensi alla ragione, come tante finestre, o porte, per le quali, o ella si affacci a mirarle, o elleno entrino a farsi conoscere. Anzi per meglio dire sono i sensi tante vedette o spiatori, che mirano a scoprire la natura delle cose e ’l tutto riportano dentro alla ragione: la quale da essi ragguagliata, forma di ciascuna cosa il giudizio, altrettanto chiaro, e certo, quanto essi sono più sani, e gagliardi, e liberi da ogni ostacolo, ed impedimento. Onde acciocchè restino sincerati, molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume, e posto a quelle

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