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libro secondo 121

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XXII

A Carlo Emanuele Malaspina,

marchese di Fosdinovo

(1785)

  Metá dell’anima del tuo cantore,
che fai sul gelido, papirio monte?
Qual cura vigile, cinta di orrore,
ti siede in fronte?

  5Fra le sollecite, straniere genti
con occhio cupido ricerco indarno
l’amico tenero su le frementi
sponde dell’Arno.

  Qui si rinnovano gli esempi arditi
10dei scontri fervidi dei campi elei;
tutti giá sognano danze e conviti,
pugne e trofei.

  Vieni: d’Amalia vedrai le chiare
luci, che vibrano d’amor quadrella,
15nel cui ceruleo fuoco traspare
l’anima bella.

  Vedrai, in magnanima gara di onore,
Fernando spingere d’Alfea le squadre:
nel volto nobile, nel regio core
20somiglia il padre.

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