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libro primo 45

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XXVI

A se stesso

sotto il nome di Torquato

(1786)

  Ambizioso Torquato,
con le voglie indiscrete ove mai poggi?
Solo è colui beato
che dir puote ogni dì: — Vissi quest’oggi.

  5Copre, prudente e pio,
d’oscura notte l’avvenire un nume,
e del folle desio
ride dell’uom che indovinar presume.

  Le certe ore presenti
10godi, e l’inquieta occasion seconda:
s’incalzano i momenti
come s’incalza in mar l’onda con l’onda.

  Mentre tu sudi e, stolto,
dal disprezzo dei grandi i ceppi implori,
15reca, mutata in volto,
Fortuna a un altro i contrastati onori.

  Vile, schernito, oppresso
chiudi in petto l’insulto ed il cordoglio,
e, aborrendo te stesso,
20fremi, schiavo infelice, a piè del soglio.

  Fuggi: virtú non siede
ove inganno e viltá soltanto han lode,
e onorata mercede
l’ignoranza dispensa, ottien la frode.

  25Torna alla patria omai,
e una delusa oblia vana speranza:
piú tranquillo sarai:
chi raffrena i desir ricco è abbastanza!

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