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AL LEGGITORE



Alcuni si sforzano di escludere LUCANO dal ruolo de' poeti; altri prendon coraggio di pareggiarlo eziandio a Virgilio. Ma noi dovremo allegrarci, come per testimonianza degli stessi battaglievoli Censori risplenda in lui un grande ingegno, ed una incredibile enciclopedia erudizione. Chi per verità, dice Petronio, intraprendere porrebbe impresa così smisurata, se non ridondante di Letteratura? Ma lasciato da parte ogni altro elogio, ci basti ascoltare l'opinione dell'immortal Grozio, il quale non teme chiamar LUCANO un poeta di gran genio, e di una stratocchevole dottrina. Vi ritroverai per avventura alcuni idiotismi ed espressioni alquanto dure, delle trasposizioni iperboliche, pochi episodi e molti sbandeggiamenti. Ma perchè piuttosto non ci vien talento di ammirare la di lui indole generosa della Libertà invitta difenditrice, e lo scorrevole fiume di eloquenza, che tragge coi versi, ove gli aggrada, un ritroso argomento? Che dirò qual in lui si ravvisi

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