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favole per i re d’oggi 95

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XLIX.


LA COMPASSIONE


Dev’esser piena di buon cuore, poveretta, la cipolla: ma deve aver poco cervello!

L’altro giorno ne affettavo una con grande attenzione (per me un’insalata senza cipolle è come un cielo senza stelle!) quando, vedendomi lacrimare come una Maria, la buona cipolla trasse dalle sue pallide labbra un tenue sospiro, e mi disse tristemente — Com’è dolce all’anima morire almeno compianti!

Povera cipolla! non s’era avvista che mentre i miei occhi piangevano, le mie mani stesse la trinciavano!

Ma io devo esser grato a quella sciagurata, perchè d’ora innanzi, userò sempre la precauzione di guardar le mani di coloro che si dolgono de’ mali miei!

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