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un'idea di ermes torranza | 97 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:103|3|0]]trepidazione, come se vi fosse dietro a lei un’attenta folla severa, e strappò dal piano, con la sua grazia nervosa, il primo accordo.
Ella suonava ansando, per lo sforzo di metter tutta l’anima nella musica, di non pensare a quel che forse verrebbe dopo. Le fu impossibile eseguire le ultime note smorzate dell’introduzione; il cuore le batteva troppo forte. Passarono dieci, venti, trenta secondi eterni.
Silenzio.
Bianca alzò un poco la testa. In quel momento due colpi sommessi, affrettati, suonarono vicino a lei, che balzò in piedi con un subito ritorno di energia calma, e stette in ascolto.
Altri due colpi affrettati, più forti dei primi; poi un tocco leggero sulla soglia della porta aperta alle ombre della notte. Bianca guardò. Era entrata un’ombra,