< Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
112 il fiasco del maestro chieco

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:118|3|0]]cione calabrese vuole che se óngen tutti questi ragionàt quanti sono.

Solo che tu mi devi aiutare perchè il poeta veneziano ha il secondo atto in corpo e ponza; e io gli scrivo corajo, corajo! e lui mi risponde grassie grassie, el vien, el vien! ma non viene un accidente. Dunque va in via Brera, pigliamelo per il collo, e se non ti dà l’atto, strozzalo. Quindi tu vieni qua e stai tre giorni con il povero Chieco. Il primo giorno riposerai, il secondo ascolterai la mia musica, il terzo mi rifarai alquanti versi che non vanno e se li mando in via Brera, te saludi! Il quarto te n’andrai fuori dei lazzarei piedi.

il tuo
Lazzaro Chieco.


PS. — Non mi guardare le donne belle del Tirolo che sono tutte mie. Povero Chieco, e come si fa?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.