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il fiasco del maestro chieco 125

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:131|3|0]]frigge il sangue, capisci? Non ti parlo degli occhi, non sono mica il Padre Eterno per poterne parlare. Ma le mani, per Bach, ma le mani! C’è un birbaccione di professore tedesco che gliele studia con gli occhiali, e gliele ha trovate psichiche! Maledetto, come ha trovato bene! È un pezzo di quattrocento.

Continuò a lungo su questo tono misto di fuoco meridionale e di finezza parigina, di sensualità e di poesia, levando a cielo persino le toelette della dama, delle quali tremava che fossero una cosa sola con quel corpo e quell’anima, che le crescessero vive intorno come il calice al fiore. L’anima? Ah l’anima era musica italiana del settecento, così ricca di vena, così delicata nello scherzo, così composta e precisa nel sentimento, sempre penetrata da una ragione luminosa. Insomma questa donna era la

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