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il fiasco del maestro chieco 131

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:137|3|0]]lungo dialogo su Chieco. — Matto — diceva — ma che cuore! — Gli avea visto prodigare oro ai poveri come un principe e parole assai più preziose dell’oro; abbracciare una vecchia pezzente che somigliava a sua madre. Di questa lo aveva udito parlar con un fuoco che gli empiva gli occhi di luce e di lagrime. Peccato che non avesse freno nel trattar con le donne! Era un orrore per quello. La signora Purgher finì col farmi acquistare, era la sua frase, un eccellente bicchier d’Isera, dopo di che mi accinsi a rabberciar le strofette melliflue del poeta B. secondo certi concetti shakespeariani espressimi la sera antecedente dall’amico Chieco.

Il pomeriggio di quel giorno e tutto il giorno appresso furono interamente occupati dai preparativi del ballo. Chieco ne parlava come l’offrisse lui questo

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