< Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
146 il fiasco del maestro chieco

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:152|3|0]]

— Povero Chieco! — diss’egli. — È stato un gran fiasco!

Intanto un carro s’era fermato lì vicino sulla strada e alcuni uomini vennero di filati al canotto.

— Cosa succede? — diss’io al maestro.

— Succede che la barca e io andiamo via. Mi seccava di vederti, ma ti sei andato a cacciare in mezzo al lago, bisognava bene farti venire a riva. Adesso si mette il canotto sul carro, Chieco sul canotto e Castel-t’-inchino.

Così fu. In un attimo si coricarono il canotto e i bagagli. Nel castello ballavano e suonavano, nessuno sapeva niente, tranne la signora Purgher che credeva sognare e venne tutta commossa per un ultimo saluto. Chieco, seduto sopra un baule, non volle stringerle la mano, pretendendo che non fosse pulita; e le ordinò bruscamente di avvertire le signore

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.