Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
160 | eden anto |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:166|3|0]]nessuna traccia di collo, ma due vaste spalle curve e un testone tanto affogato in esse che la tesa del cappello posa sulla schiena; un enorme braccio proteso in fuori sopra una massa troppo corta; ecco il dottore Marcòn a posteriori.
Egli sguazzava l’altro giorno per le pozzanghere della piazza dove abita, con la ilarità pesante, nell’andatura, di un ippopotamo che fiuta l’acqua.
— Avvocato! — gli gridò un pretino arrancandogli dietro affannosamente. — Avvocato! La permetta!
Marcòn sguazzava sempre via per le pozzanghere senza voltarsi. Il prete lo inseguì ripetendo: Avvocato! Avvocato! Avvocato Vasco! — fino a che lo raggiunse, gli si appigliò allo zimarrone. Soltanto allora il notaio si voltò, senza fermarsi.
— Scusi, sa — diss’egli sorridendo e