Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
eden anto | 167 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:173|3|0]]Suo cognato a cui si doveva rivolgere? Questo figlio che le doveva mandar denari?
— Sissignore, lo voleva, poveretto, perchè il cuore è grande; ma poi è mio figlio, quindi disgraziato. Come ufficiale di marina gli tocca andare in Africa, si figuri. Non parliamo, questa sarà una gloria della mia famiglia. Mio figlio scrive beato. Cosa vuole? Beato. Scrive una lettera che fa tenerezza, da eroe. Ma intanto gli occorre un cavallo subito, perchè gli ufficiali di marina potranno essere comandati a terra, e il ministro li obbliga a fornirsi di cavalli. Non crede? Le farò vedere la lettera.
— Gli mandi dell’asino — urlò Marcòn — che gli andrà benone!
Il povero avvocato, ferito nel suo amor paterno, nella sua buona fede, si storceva tutto, mettendo dei brontolii som-