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224 | pereat rochus |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:230|3|0]] e mi parrebbe anche ora di finirla; non è vero, don Rocco?
— No, don Rocco — riprese il professore, serio. — Se ci pensate bene, è un caso da congrega.
— Altro che da congrega! — disse il vicino di destra.
Don Rocco, rosso come un papavero, ficcate due dita nella tabacchiera, taceva a capo chino con un certo suo cipiglio compunto, opponendo alla tempesta il cranio lucido, guardando sottecchi, fra un batter di ciglia e l’altro, le carte sciagurate. Quando udì ripetere dal suo temuto compagno la parola congrega, gli parve che le cose volgessero al faceto, fece un sorrisetto e strinse il tabacco fra le dita.
— Eh, voi ridete! — ripigliò l’implacabile professore. — Non so se avendo giuocato a terziglio, e fatto prendere un