< Pagina:Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

pereat rochus 225

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:231|3|0]] cappotto simile al vostro compagno, possiate celebrare in pace, domattina.

— Eh, posso posso — borbottò don Rocco, aggrottando ancora le ciglia e levando un poco la sua buona faccia contadinesca. — Fallano tutti, fallano. Falla anche lui; e anche Lei forse, qualche volta.

La sua voce pareva il grugnito di una bestia pacifica, tribolata oltre ogni mansuetudine. Al professore scoppiavano le risa dagli occhi.

— Avete ragione — diss’egli.

Il giuoco era finito, i giuocatori si alzarono.

— Sì — disse il professore con serietà canzonatoria — il caso di Sigismondo è più complicato.

Don Rocco strinse in un sorriso gli occhietti lucenti, chinando il capo con un misto incomprensibile di modestia, di compiacenza, di turbamento, e brontolò:

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.