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238 pereat rochus

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:244|3|0]] Non affaticò il suo cervello in altre supposizioni ed entrò in casa.

— Siete voi, Lucia? — diss’egli. Nessuno rispose. Entrò nel vestibolo, s’affacciò alla cucina, rimase lì, immobile, sulla soglia.

Un uomo stava seduto sotto la cappa del camino con le mani protese sulle brago. Voltò il viso al prete e disse senza scomporsi:

— Don Rocco, servitor suo.

Al chiarore del fumoso lume a petrolio che ardeva sulla tavola, don Rocco riconobbe il Moro.

Egli si sentì un certo leggero rammollimento del cuore e delle gambe. Non si mosse nè rispose.

— Resti servito, don Rocco — riprese il Moro imperturbato, parlando come se fosse in casa propria. — S’accomodi qui anche Lei, che fa freddo stasera, fa umido.

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