Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
240 | pereat rochus |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:246|3|0]]
— Mi scuserà se ho fatto un po’ di fuoco — riprese questi. — È una buona mezz’ora che son qui. Credevo che Lei fosse in casa a studiare. Non è sabato, stasera? Avrà bene a dire, domattina, le solite quattro minchionerie ai villani!
— La spiegazione del Vangelo, vorrete dire — rispose vivamente don Rocco, che su quel terreno lì non conosceva paura.
— Lei capisce le cose in aria — disse il Moro. — Mi scusi, son villano anch’io, si parla alla buona, ma con rispetto. Vuol favorirmi una presa?
Don Rocco gli porse la tabacchiera. — Da trozi? — fece l’altro con un’occhiata d’intelligenza. Da trozi ossia da sentieri chiamano in quel paese il tabacco che entra di furto nello Stato.
— No — rispose don Rocco alzan-