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pereat rochus | 241 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:247|3|0]] dosi. — Forse ne posso avere un poco di sopra.
— Lasci stare, lasci stare — s’affrettò a dire il Moro. — Qua, qua.
E affondate tre dita nella tabacchiera, vi attinse una libbra di tabacco e se lo fiutò a piccole riprese, contemplando il fuoco. La fiamma moribonda gl'illuminava la barba nera, il viso terreo, gli occhi vivaci, intelligenti.
— Adesso vi sarete riscaldato — s’arrischiò a dire don Rocco dopo un momento di silenzio. — Potrete andare a casa.
— Hum! — fece l’altro con una spallata. — Avrei qualche affaretto, prima.
Don Rocco si contorse un poco sulla sedia, battendo forte le palpebre, con un cipiglio straordinario.
— Dicevo così perchè è tardi — borbottò fra il rustico e il timido. — Ho appunto a far qualche cosa anch’io.