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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:251|3|0]] scartafaccio, ammirando ancora ciò che aveva veduto, non sapendo trarne, nel suo candore, alcuna induzione, ascoltando in pari tempo i passi e i rumori della camera vicina, con certa torbida inquietudine che somigliava vagamente alla paura, come la intelligenza dello stesso don Rocco all’ingegno. Sentirà poi — si diceva. — Cosa ho a sentire? Che sa dove sono i denari? — Li aveva messi nel cassettone della sua camera da letto, ma erano in tutto due biglietti da dieci lire, e don Rocco pensò con soddisfazione che il vino nuovo non era ancora venduto e quei denari là eran sicuri dalle unghie del Moro.
Violenze non pareva che costui ne minacciasse. — Infin dei conti andranno venti lire — concluse don Rocco adagiandosi nella sua filosofica e cristiana noncuranza dell’oro. Abbandonò mental-