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248 | pereat rochus |
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Il Moro tirò con tutta placidità e dolcezza tre quattro cannonate contro Dio in sacramento, come se recitasse un’Ave, per conchiudere che ne sapeva quanto un chierico.
— Ahi, ahi, vedete, vedete — disse don Rocco contorcendosi più che mai. — Si comincia male, figlio caro. Volete confessarvi, e bestemmiate.
— Lei non deve guardare a queste piccolezze — rispose il Moro. — Il Signore Le assicuro io che non ci guarda. È un’abitudine, così, della lingua. Niente altro.
— Brutte abitudini, brutte abitudini — sentenziò l’accigliato don Rocco, guardando nel fazzoletto che si teneva sotto il naso a due mani.
— Insomma, mi confesso — insistette colui. — Taccia, taccia, non dica di no; ne udrà delle belle.