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254 | pereat rochus |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:260|3|0]] Rocco che credeva avere nel cassettone questa preziosa tabacchiera regalatagli da un vecchio collega. — Anche quella?
— Bevuta, sì signore. Bevuta in quindici giorni. Non si riscaldi che siamo in confessione.
— Cosa c’è?
Un colpo sul portone del cortile. Un gran pugno o una sassata.
— Malviventi — disse il Moro. — Bricconi che girano la notte. — qualche malato, forse. Adesso vado io a vedere.
— Sì, sì — fece don Rocco in fretta.
— Vado e tornerò domani — continuò quegli — perchè vedo che Lei già non ha voglia di confessarmi, stanotte.
Trasse gli zolfanelli e riaccese il lume dicendo:
— Senta, don Rocco. Voglio fare il galantuomo, lavorare; ma dovrò cambiar