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270 pereat rochus

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— No, no, caro — rispose il professore, ridendo silenziosamente dell’uscita sui fichi piccoli. — Facciamo due passi, è meglio.

Attraversarono il cortile adagio adagio, uscirono nel vigneto che accavalla i suoi festoni a’ due declivii del poggio, e presero la facile salita erbosa fra un declivio e l’altro.

— Una delizia — disse il professore. Fra l’immenso cielo freddo e l’umide ombre del piano l’ultima luce moriva dolcemente sull’erbe grigie della collina, sulle viti rubiconde, sciolte nel riposo. L’aria era tiepida e immobile.

— Tutto vostro, qui? — chiese il professore.

Don Rocco, fosse umiltà, fosse apprensione di un imminente avvenire, tacque.

— Sappiateci stare, figliuolo — con-

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