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pereat rochus 275

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Arrivarono ai pochi cipressi rachitici che coronano il dorso del poggio in faccia ad un valloncello, a un altro poggio più alto. Là sostarono ancora; e il professore che aveva caro don Rocco per la sua semplice bontà e anche un poco per il vario soggetto che gli forniva di amabili celie, se lo fece sedere a fianco sull’erba, tentò un ultimo assalto, cercò ogni via di strappargli le ragioni per cui durava tanto a credere nell’innocenza della Lucia. Non ci fu verso che venisse a capo di nulla. Don Rocco si riferiva sempre al discorso tenuto la sera prima con la signora Carlotta, ripeteva di non poterlo mutare.

— Allora, addio S. Luca, figliuolo — disse, rassegnato, Marin.

Don Rocco battè molto le palpebre ma non fiatò.

— La contessa Carlotta vi aspettava

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